Da tempo volevo dedicare un post a Tea in Italy, un negozio nel cuore di Varese che vende tè di tutti i tipi, dolci, biscotti e tanti altri articoli provenienti dal Giappone e non solo. Ci vado spesso e, quando vengono a trovarmi degli amici provenienti da altre città, li porto sempre lì perché so di andare sul sicuro. Questo negozio infatti da una parte ritaglia un angolo di Giappone nella città giardino, dall’altra regala un’atmosfera familiare e accogliente che dà l’impressione, a chi vi entra, di essere a casa di amici. Il negozio è gestito da Taeko e da suo marito Luca, una coppia italo-giapponese giovane e affiatata che sta contribuendo a far conoscere la cultura del tè a Varese e provincia tramite mercatini ed eventi mirati, che spaziano dalla teoria alla pratica con spiegazioni, degustazioni e a volte anche permettendo di assistere alla suggestiva cerimonia del tè. Grazie a tutto questo e all’ospitalità di Taeko e Luca, che si fermano spesso a parlare con i clienti scambiando pareri ed opinioni sul té e i dolci dando consigli pertinenti e interessanti, il negozio, aperto da tre anni a questa parte, sta diventando una piccola istituzione della città e un gettonato punto di ritrovo per persone di tutte le età. Settimana scorsa, sorseggiando un té verde assieme alla mia amica Irene, tra una chiacchiera e l’altra ho chiesto a Taeko se le andava di concedermi un’intervista per il blog per parlare di tè, cultura e avere un’occasione di confronto. Taeko gentilmente ha accettato, e il risultato è questo post!
Sono arrivata con una decina di minuti d’anticipo rispetto all’orario dell’appuntamento concordato, ma Taeko mi ha accolto con un grande sorriso facendomi accomodare, affinché potessi avviare il computer e preparare tutto mentre finiva di servire i clienti che erano alla cassa. Per non rubare troppo tempo al suo lavoro, le propongo di registrare l’intervista e di rispondere alle domande come se si stesse facendo una chiacchierata, per poi scrivere successivamente le risposte. Taeko acconsente, mi offre una tazza di tè nero e si siede con me a parlare. La sua voce è pacata e gentile, nello sguardo un’educata timidezza, ma traspare tutta la sua passione e preparazione riguardo al suo lavoro. Cominciamo.
Taeko, da ragazza giapponese che vive in Italia, cosa ti ha portato ad aprire un negozio di tè?
Abito da quasi nove anni in Italia, e ho notato che la cultura del tè in questo paese non è molto diffusa. E’ una bevanda che ho sempre bevuto in Giappone e ho intrapreso questa attività per far conoscere la nostra cultura del tè anche tramite eventi e mercatini, volendo anche mostrare come preparare il tè con il metodo giusto, che tanti italiani non conoscono.
Durante gli eventi organizzati con Tea in Italy avete presentato spesso anche la cerimonia del tè.
Sì, abbiamo presentato la cerimonia del tè con con una specialista, la Maestra Yoko, che ha studiato specializzandosi in questa cerimonia. Tutti pensano che sia una cosa che possono fare tutti i giapponesi, ma non è corretto perché si deve frequentare una scuola apposita alla fine della quale si riceve un attestato, paragonabile ad un diploma, dunque è più complicato di quello che si crede. C’è molta curiosità a riguardo anche da parte dei giovani, la nostra clientela infatti comprende tutte le fasce d’età, dagli adolescenti agli over 50.
E’ bello vedere tanto interesse da parte di clienti ed appassionati di ogni età.
Nella tua esperienza, qual è il tè preferito dai giapponesi e quale quello più amato dagli italiani?
E’ difficile questa domanda (ride)! In Giappone si beve molto il tè verde puro, senza aromi, infatti le coltivazioni di tè nel paese al 90% sono costituite da tè verde. Il tè bianco invece si coltiva in Cina, e in pochi coltivano altri tipi di tè, come l’ Oolong o il tè nero, ma sono una minoranza.
E il tè Matcha?
Il tè Matcha fa sempre parte della categoria del tè verde, ma si beve di più il tè Sencha, tipico tè verde giapponese. Il Matcha è molto più pregiato e si beve in occasioni maggiormente importanti. I clienti italiani invece preferiscono tè più aromatizzati: tra i più venduti ci sono il tè al limone e zenzero, o quello alla pesca e mango, il primo con base te’ verde, il secondo te’ nero. Molte persone prestano anche attenzione alla teina, dunque optano per infusi come il Roiboos.
Tre dolci per tre tipi di tè.
Il tè verde classico Sencha va bene con qualunque tipo di dolce giapponese, come ad esempio i Dorayaki, farciti con una salsa di fagioli rossi azuki. Per il tè Matcha invece, che è un po’ amaro, ci vuole un dolce dal sapore intenso. Il tè nero è invece perfetto con le torte occidentali, che si trovano anche in Giappone ma hanno un sapore meno zuccherato; un pan di spagna, magari con la panna, o un cheesecake, sarebbero l’ideale.
Pasta alla carbonara accompagnata da Kyo Bancha: si può fare? (ridiamo entrambe)
Alcuni italiani stanno cominciando a provare ad accompagnare i pasti con il tè, ma tutto sta nel tipo di piatti che si preparano. I piatti tipici italiani sono molto diversi da quelli giapponesi, ma c’è anche da dire che l’alimentazione di molti italiani sta cambiando. Tante persone stanno optando per un’alimentazione vegetariana o vegana e non mangiano formaggi e carne, dunque il tè abbinato a dei piatti semplici sta molto bene. Bere il tè per accompagnare una carbonara è un po’ difficile perché è una pasta molto saporita, ma se si mangia un’insalata di riso o grano saraceno o piatti poco elaborati, il tè verde si può prestare bene.
Cosa rende Tea in Italy speciale?
(sorridendo) Altra domanda difficile! Il tè non è solo giapponese, si coltiva in tutto il mondo. Sarebbe bello riuscire, con il nostro negozio, a far conoscere tante culture. Io in quanto rappresentante della cultura giapponese do volentieri informazioni a riguardo, ma vorrei che oltre ad un angolo giapponese questo fosse un incontro di culture. Ci piacerebbe fare qualcosa di internazionale, seguendo il concept di Expo.
Ringrazio Taeko per il suo tempo e per aver risposto alle mie domande e le chiedo se posso fare qualche foto del negozio da allegare all’articolo, e mi propone anche di fotografare un Matcha Cappuccino bello ed invitante come ne ho visti prima solo a Tokyo. Quando le chiedo se posso fare una foto anche a lei mi propone di scattarne una con i suoi clienti, dei giovani ragazzi che nel frattempo stanno chiacchierando e gustando la loro consumazione nella sala accanto. Domando ai ragazzi se va loro bene finire in un post e acconsentono con gentilezza. A sottolineare come nel negozio ci sia un clima friendly e disteso, una signora che stava uscendo dal locale si è offerta di fotografarci tutti insieme, quasi come se fossimo un gruppo di amici, ed eccoci tutti qua.
Per tutti i curiosi o chi anche è solo di passaggio, Tea in Italy si trova in Via Avegno 8 e vale assolutamente la pena di una visita. Lo consiglio agli amanti del Giappone, agli amanti del tè e a tutti coloro che desiderano trascorrere un po’ di tempo in tranquillità in un ambiente accogliente, curato ed amichevole sgranocchiando dolcetti sfiziosi e conoscendo sapori nuovi. Ringrazio ancora Taeko per il tempo e l’intervista che mi ha dedicato e per le fotografie che mi ha concesso, salutandola fino a quando ci rivedremo per il prossimo tè!
QUI trovate la pagina Facebook di Tea in Italy e QUI trovate il relativo sito, da cui si può acquistare anche on-line.