Oggi in questa festa del papà (auguri, papà <3) vi parlerò di una delle mie più recenti scoperte riguardante le stranezze e le curiosità che si trovano sull’intertnet, ovvero il…Mukbang!
Che cos’è il Mukbang?
Beh diciamo che il Mukbang, derivato dalle parole coreane che significano “mangiare” e “trasmettere” è una sorta di “performance”, un happening alimentare in cui qualcuno divora spropositate quantità di cibo mentre interagisce con chi lo sta guardando, chiacchierando e commentando cosa sta mangiando.
Il Mukbang è molto sdoganato nella Corea del Sud e lo è da decenni, infatti è una moda che si è sviluppata a partire dagli anni 2000 ed è addirittura trasmesso in televisione, per la precisione su un canale chiamato AfreecaTV.
I performer di Mukbang in Corea sono famosisimi, delle vere e proprie web celebrities che vengono riconosciute e fermate dai fan per le strade: ne è un esempio Rachel Ahn, la quale dedica una sera di ogni week end a mangiare in diretta alla stessa ora delle quantità di cibo capaci di sfamare una famiglia medio-numerosa, ingurgitando ogni tipo di prelibatezza locale e non come ravioli fritti, noodles piccanti, gamberetti alla piastra, hamburger e patate fritte. Tutto è studiato con meticolosità: l’ordine dei piatti, le luci, l’audio accuratamente tenuto d’occhio tramite l’uso di microfoni, tutte cose particolarmente apprezzate dal pubblico che raggiunge le migliaia di persone per ogni mangiata dal vivo in streaming.
Inoltre un ruolo importante è ricoperto non solo dall’atto del mangiare, ma dal modo in cui lo si esegue: il Mukbang infatti deve essere una mangiata ferocemente goduriosa, arricchita da descrizioni minuziosamente dettagliate riguardanti i sapori di quello che si sta gustando, tenendo anche conto dei suggerimenti e delle richieste del pubblico durante la live, che può fare domande riguardo alla qualità del cibo ma anche chiedere di inquadrare più da vicino una pietanza, o addirittura di danzare per manifestare il gusto e la gioia nei confronti di quello che la food pornstar sta mangiando.
In pratica sotto questo punto di vista il Mukbang incarna perfettamente la descrizione di Food Porn, diventando facilmente accostabile ad una realtà come quella delle cam girls, offrendo però al posto del sesso…Il cibo.
E, come avviene per le cam girl, anche il Mukbang fa guadagnare soldi, tanti soldi: si parla infatti di almeno 10.000 dollari al mese per quanto riguarda le food pornstars più pagate. Tuttavia a differenza del lavoro delle camgirls, quella dei performer di Mukbang è una professione socialmente più che accettata e alla luce del sole, al punto che le emittenti televisive, come la già menzionata AfreecaTV, fanno da sponsor e mediano i pagamenti del pubblico tramite abbonamenti e servizi.
Ma cosa ha reso il Mukbang così famoso?
Le motivazioni sono controverse: da una parte il successo del Mukbang è dettato dalla costante privazione alimentare a cui ci si deve sottoporre per essere in forma; la Ahn stessa infatti ha ammesso che la maggior parte dei suoi spettatori è costituita da ragazze a dieta, che dunque guardandola mangiare indirettamente si sentono soddisfatte, utilizzandola virtualmente come tramite per il saziamento della loro fame. Dall’altra parte il Mukbang ha un successo enorme perché l’atto del mangiare condiviso è realistico, conviviale e crea fortemente un senso di comunità, ancora di più rispetto alle classiche chiacchierate che si possono trovare su Youtube et similia.
Il Mukbang dunque non è finzione, è pura realtà, condivisione di un atto spontaneo e naturale come lo è, per l’appunto, il mangiare. Il Mukbang infatti per quanto possa essere considerato una vera e propria performance di food porn non ha nulla di erotico, e la pornografia alimentare non è mirata ad un bisogno sessuale ma ad un bisogno sociale. I protagonisti del Mukbang infatti sono nel 90% dei casi molto magri, cosa che si discosta ad esempio dalla parafilia secondo la quale si prova piacere e soddisfacimento a livello sessuale nel vedere persone molto sovrappeso mangiare e ingrassare, dinamica in cui chi nutre è un feeder e chi mangia e ingrassa è un gainer.
Per quanto possa sembrare strano, e a tratti morboso, il Mukbang a mio parere ha molto più senso ed è più innocuo dell’occidentale “competitive eating”, considerato un vero e proprio sport e che è costituito da una gara a chi mangia più cibo in un lasso di tempo molto breve (si parla di una decina di minuti o poco più). Il competitive eating infatti è un ingurgitamento bulimico fine a sé stesso, senza alcun tipo di gusto o di piacere, mentre il Mukbang racchiude in sé proprio il godimento dell’atto del mangiare, così spinto e marcato da essere provato di riflesso anche da chi lo sta guardando.
Conoscevate il Mukbang, e cosa ne pensate? Se vi va, scrivetelo nei commenti!
Anche io l’ho scoperto da pochissimo, e non sapevo nemmeno si chiamasse mukbang. La prima cosa che ho pensato quando ne ho sentito parlare è stata “adesso lo faccio anch’io”. Essere pagata per mangiare è praticamente il mio sogno, e purtroppo sono perfettamente in grado di mangiare quantità di cibo spropositate.
Ti capisco, anche perché il Mukbang è proprio una mangiata goduta dal primo all’ultimo morso, non mi sembra avere la funzione di “riempimento vuoto” degli eating contest. Facciamo così, a Pasqua filmiamo le mangiate coi parenti ahahahah! Mukbang di gruppo!