Con questo post mi avvicino sempre di più alla conclusione delle cronache giapponesi (sigh) descrivendovi la nostra visita alla città di Nara, prima capitale stabile del Giappone con ben otto siti dichiarati patrimonio dell’UNESCO.
Ci siamo arrivati spostandoci in treno da Kyoto (il viaggio dura circa 30 minuti, di conseguenza è una meta molto bella e facile da raggiungere se siete fermi in quella città) ed abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata di sole veramente splendida: non a caso infatti poi la sera ho scoperto di essermi ustionata, come al mio solito. Non fate come me, portatevi sempre della crema solare quando siete in viaggio e tenetela in borsa o nello zaino per rimettervela più volte (capito, Ceddy del futuro?)!
In ogni caso, la maggior parte delle attrazioni di Nara che meritano una visita si trova nel Nara-Koen, ovvero un parco gigantesco che si estende nella quasi totalità della parte orientale della città, e abitato da…Cervi! Ce ne sono tantissimi, che scorrazzano liberamente per le strade, in quanto famosi abitanti della città (sono capaci anche di aspettare il verde per attraversare la strada, non scherzo) e consapevoli di essere stati investiti dello status di patrimonio nazionale.
I cervi, che in passato erano considerati i messaggeri degli dei, scorrazzano in totale libertà per tutto il parco/città e fanno i ruffiani per avere del cibo (infatti sono tutti ben pasciuti), che se volete potete comprare sotto forma di cracker dai numerosi venditori ambulanti per circa 150 Yen (più o meno 1, 20 euro), e con la loro compagnia siamo arrivati allo Yoshiki-en, un giardino che originariamente era la dimora dell’abate del Todai-ji (di cui parlerò tra poco) e che contiene un laghetto, dei vialetti e un’adorabile casa dal tetto di paglia. Poi abbiamo visto il Todai-ji, un enorme complesso templare che si può visitare gratis, tranne per quanto riguarda il Daibutsu-den, ovvero il padiglione di legno che contiene il Daibutsu, il celeberrimo Grande Budda.
Questo Budda è veramente enorme (è alto circa 15 metri) ed è il Dainichi, il Budda Cosmico, ossia colui da cui originariamente si pensa siano nati tutti i mondi e i Budda che nel corso del tempo si son successivamente rivelati. Questa statua tra l’altro è stata ricostruita ben tre volte a causa dei numerosi incendi e terremoti che nei secoli l’hanno danneggiata se non distrutta e, girandoci attorno per vederla da dietro, si trova un pilastro di legno con una cavità alla base che, secondo le credenze popolari, ha la grandezza esatta delle narici del Budda e chi riesce ad entrarvi avrà la garanzia di raggiungere il risveglio spirituale.
Considerata la grandezza dell’apertura e quella del mio sedere, non ci ho neanche provato: il mio risveglio spirituale potrà attendere :P.
Poi ci siamo recati al Nigatsu-do e al Sangatsu-do, dei templi minori sempre appartenenti al complesso del Todai-ji che si raggiungono seguendo un sentiero in salita vicino ai Daibutsu-den che offre una vista veramente splendida. Il Nigatsu-do inoltre si può visitare gratuitamente ed è cinto da un portico che permette di godersi appieno il meraviglioso panorama di Nara.
Se avete sete e la calura non perdona, non preoccupatevi: ovunque, anche nelle zone più tradizionali, si trovano delle macchinette automatiche che vendono ogni tipo di bevanda, freschissima e a buon prezzo. Vi suggerisco a pochi Yen di prendere il tè verde, che non è zuccherato e ha un potere dissetante enorme; lo stesso vale per i bagni, che sono sempre gratuiti e pulitissimi (ma segnalo che le “turche” giapponesi sono mooolto più piccole e strette delle nostre, ma con un po’ di organizzazione e qualcuno che ci tenga lo zaino si riesce a fare tutto :P).
Per il ritorno invece, se la fame chiama, in ogni stazione oltre a ristoranti e grandi catene si trovano dei negozietti specializzati nella vendita di bento, diffusissimi e capaci di offrire ad un buon prezzo un pasto o uno spuntino bilanciato e facile da portare via. Io e Fede tornando a Kyoto abbiamo gustato in treno del sushi prét-à-porter, avvolto in foglie di bambù!
La prossima puntata parlerà di Kamakura, la città a prova di Tsunami!