Prima di scrivere questo post faccio una premessa: a me la saga di Star Wars non piace. E non lo dico per fare la hipster che va contro i gusti mainstream, semplicemente non è mai scattata la scintilla. Non sei tu, Star Wars, sono io. Ma al tempo stesso non farò come chi non ha mai visto un mezzo film della saga e si atteggia a fan sfegatato solo perché altrimenti si viene emarginati.
Tirate giù i coltelli o voi folla inferocita che sta per linciarmi al grido di “MA CHE RAZZA DI NERD SEIII?!!!”, e ricordatevi che siamo tutti persone con gusti individuali, senso critico e preferenze. Pensate anche alle faide che i nerd purosangue fanno (perché come ben sapete sono una mezzosangue) tra di loro anche solo per il Pokèmon con cui si shippano, o al fanatismo quasi religioso con cui certa gente si fa metaforicamente esplodere su internet: non volete fare come loro, vero? VERO? Calma. Respirate. State meglio? No? Fa niente, basta che stiate buoni. Dunque dopo aver appurato che a me Star Wars sta come il Gabbiano di Chechov sta ad agrodolce metà, venerdì sono andata a vederlo perché sono stata costrett…Ehm perché sono stata invitata da agrodolce metà & friends. Dire che ero prevenuta era poco, ormai stremata dall’isteria di massa e dal bombardamento pubblicitario mediatico che mi ha fatto sentire tanto come Alex di Arancia Meccanica.
Ho cominciato a “consolarmi” però vedendo l’atmosfera che si era creata al cinema. Nella sala ero circondata da persone con gli occhi che sbrilluccicavano di speranza, agrodolce metà felice come un bambino. Durante la proiezione scattavano ogni tre per due applausi, ogni inquadratura di Harrison Ford riesumato dal suo sarcofago era un delirio, ogni battuta di Chewbecca col pelo sintetico lucidato un tripudio di felicità. E il film mi è anche piaciuto.
Pieno di riferimenti ai vecchi film, super politicamente corretto, intriso di quel buonismo disneyano che speravo cominciasse a far cantare i protagonisti. Ma va beh, i tempi di Luke Skywalker che canta in Guys & Dolls preannunciati dai Simpson devono ancora arrivare.
Ordunque, non è stato male. Questo film mi ha reso un’appassionata della serie? No (spoiler: si vive bene lo stesso!). Ma mi è piaciuto, dunque diamo a Chewbie quel che è di Chewbie. Voi siete dei fan sfegatati e vi siete ingrifati come le ragazzine con 50 sfumature di grigio andando al cinema o siete andati a vederlo in modo disinteressato o mossi più che altro da curiosità antropologica come ho fatto io? O non andrete direttamente a vederlo? Scrivetelo se vi va nei commenti!
emmhh…
qua gli unici spoiler che si potrebbero fare (e che ovviamente non farò giusto per dovere di netiquette) sarebbero un danno solo per chi non conosce proprio nulla
dell’universo di SW (sia a livello di film che di “universo espanso”) e
che quindi si approccia a questo film con
l’assoluto candore della “prima visione”. per tutto il resto, se si
restringe la trama valutando la semplice concatenazione degli eventi
principali, il senso di deja-vu scorre troppo potente per i miei gusti. potevamo fare a meno del modo in cui questo film è stato infarcito di
reboot, citazioni e novità nella sceneggiatura ridotti al minimo
sindacale? sì. con quello che hanno speso per costruire tutta la
baracca, direi che due spiccioli per qualcosa di veramente nuovo se lo
potevano inventare. praticamente, con quello che JJ ha rebootato con questo film, possiamo già tirare fuori la trama degli altri due film che seguiranno 😉