La famiglia canterina

La famiglia canterina

La famiglia canterinaEd eccomi qua a parlarvi del perché ho avuto l’ispirazione per lo scorso articolo riguardante il futurismo

Le Sorelle Marinetti Fonte: https://www.facebook.com/LeSorelleMarinetti/photos_stream
Le Sorelle Marinetti
Fonte: https://www.facebook.com/LeSorelleMarinetti/photos_stream

Sono finalmente riuscita ad andare a vedere a teatro “La famiglia canterina”, spettacolo delle Sorelle Marinetti, un trio di attori-cantanti (Nicola Olivieri, Marco Lugli e Matteo Minerva) che ha come scopo principale il riportare in auge le canzonette swing tipiche degli anni ’30 e ’40. Il trio si ispira fondamentalmente al repertorio del Trio Lescano, ma adattando in chiave swing anche canzoni contemporanee e dando così risultati veramente originali, ironici e al tempo stesso molto interessanti, dato che ciascun pezzo era preceduto da un’illustrazione del contesto storico in cui si inseriva.

Le tre “sorelle” prendono il cognome proprio dal padre del futurismo italiano, Filippo Tommaso Marinetti, e hanno nomi d’arte perfettamente a tema (Turbina, Scintilla ed Elica), per non parlare dei costumi e del make-up che erano veramente fantasmagorici e che hanno trasformato gli attori in tre splendide signorine vintage. In questo spettacolo figuravano anche altri due cantanti, Francesca Nerozzi e Jacopo Bruno, che si adattavano benissimo al contesto sembrando usciti dagli anni ’30, e che hanno dato un ulteriore valore aggiunto alle performance delle sorelle, accompagnati dal talentuoso trio di musicisti dell’Orchestra Maniscalchi (dal direttore e preparatore musicale Chicco Maniscalchi, noto anche con il nome d’arte di Christian Schmitz).

Il trio lescano
Il Trio Lescano

La musica dal vivo su di me ha sempre un grande fascino, ma la bravura delle Marinetti, della Nerozzi e di Bruno è stata eccezionale: la tecnica con cui hanno infatti eseguito le canzoni è quella del canto armonizzato, in poche parole è come se fossero un coro in cui ognuno canta una melodia differente che, nell’insieme, crea un risultato polifonico ma armonico (e con così pochi componenti non ci sarebbe alcuna pietà in caso di stecche!), dunque per quanto i musicisti siano stati bravissimi, il canto delle Marinetti sarebbe stato splendido anche da ascoltare a cappella, senza alcun tipo di accompagnamento musicale.

Tutti i performer si sono distinti per bravura e carattere: Turbina Marinetti per l’intensità delle performance, Scintilla Marinetti per simpatia e divertimento, Elica Marinetti per timbro vocale, Francesca Nerozzi per freschezza e brio e Jacopo Bruno per la veridicità storica dell’interpretazione. Tra le canzoni eseguite c’erano grandi classici come “Il pinguino innamorato”, “Tulipan”, “Ma le gambe”, “Grandi Magazzini”, ma tra le mie preferite c’è senza dubbio “Oh Booom!”, brano con cui vi saluto.

Voi conoscevate Le Sorelle Marinetti, e se sì, chi di voi ha assistito ad uno (o più) dei loro spettacoli? Se vi va scrivetelo nei commenti!

 

 

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