Spesso guardando certi film e serie televisive non solo ci perdiamo nella trama venendone assorbiti, ma ci rifacciamo gli occhi anche grazie ai costumi indossati dai personaggi, che in tantissimi casi sono veramente eccezionali. Ma chi è che si occupa di vestire i supereroi ed i nostri beniamini televisivi? Ho deciso di parlarvene un po’ in questo post dal taglio assolutamente Divo & Nerd, unendo curiosità sulla moda e chicche televisive!
Cominciamo con una delle mie serie preferite non solo per le vicende in essa narrate ma anche per gli splendidi look vintage: Agent Carter. I vestiti indossati dal nostro agente segreto preferito sono opera di Giovanna “Gigi” Ottobre-Melton, Costume Designer della serie che prima di realizzarne i costumi ha studiato a fondo per mesi le tendenze e i trend degli anni ’40, focalizzandosi specialmente sulle mode della New York post bellica, caratterizzate da uno stile più sofisticato e ricercato.
Gigi Ottobre-Melton si è dedicata in particolar modo a tenere fede ai dettagli dell’abbigliamento dell’epoca, tenendo conto anche e soprattutto dei materiali utilizzati, considerato il razionamento delle risorse nel periodo bellico: ed ecco che sugli schermi sono comparsi grazie a lei pantaloni larghi a vita alta, cravatte larghe e corte, spalline ampie, calze di Nylon rinforzate e gonne dalla vita stretta, perfette per creare quell’immagine di donna a “clessidra” tanto amata ai tempi, il tutto fatto su misura per garantire la migliore esaltazione possibile del fisico dei protagonisti che li indossano.
La celeberrima serie della HBO Game of Thrones deve invece i suoi splendidi abiti a Michele Carragher, ricamatrice ed illustratrice che da più di 19 anni si dedica alla creazione di abiti per serie televisive e film. I meravigliosi ricami che decorano i vestiti degli appartenenti alle casate di Westeros sono proprio frutto delle attente tecniche di decorazione a cui la Carragher si dedica da decenni, con particolare minuzia non solo per il ricamo, ma anche per gli intrecci di perline, gemme e decorazioni realizzate con inserti di tessuti differenti come l’organza e la seta, che con eleganti contrasti di colori e consistenze differenti danno luce e particolarità a ciascun abito.
Stephanie Maslansky è invece stata la Costume Designer della serie Netflix Jessica Jones, e ha badato molto a sottolineare i caratteri di ciascun personaggio tramite il vestiario, come nel caso di Jessica che, a differenza dell’amica Trish vestita sempre in modo elegante, firmatissimo ed impeccabile, si veste sempre con le stesse cose: jeans strappati, stivali, giacchetta di pelle. Questa scelta deriva dal voler sottolineare le angosce interiori di Jessica, troppo impegnata a cercare di elaborare il suo disturbo da stress post traumatico e a vendicarsi di Kilgrave, e di conseguenza troppo poco interessata a cose futili come l’abbigliamento che aggiungerebbero solo ulteriori preoccupazioni nella sua vita già ormai troppo travagliata. Kilgrave/Uomo Porpora, invece è sempre accuratamente vestito solo ed esclusivamente con delle sfumature di viola e con abiti di ottima fattura di Paul Smith, a sottolineare un’attenzione agli accessori e agli ornamenti che si riversa anche nelle persone, viste a loro volta come tali da uno dei cattivi più terribili ma al contempo più fashion delle serie televisive.
Per quanto riguarda invece il prossimo film di Batman VS Superman, il Costume Designer a cui si devono i nuovi costumi dal taglio dark e cupo che popolano le nuove pellicole è Michael Wilkinson, che dopo un profondo confronto con il regista Zack Snyder ha fatto in modo che i costumi dei supereroi riflettessero il più possibile quelli dei fumetti originari. Dunque Wilkinson ha realizzato i costumi pensando ad un ritorno alle origini, con una semplicissima silhouette intimidante nella sua essenzialità per Batman, il quale per il costume designer non ha più bisogno di ostentare gadget ed orpelli per mostrare la sua forza, e sperimentando nuovi materiali e tecniche per il costume di Superman. Approfittando delle nuove tecnologie digitali infatti è stata usata tantissima stampa 3D per scansionare gli attori e creare successivamente i costumi al computer, sfruttando anche le texture dei differenti materiali e approfittare delle loro caratteristiche: Superman infatti in questo film avrà incisa in caratteri criptoniani la frase “Dove pensavamo di stare da soli, staremo con tutto il mondo” sulla famosa “S” sul petto.
La Costume Designer della serie Sherlock è invece Sarah Arthur, che è rimasta molto coerente nel far mantenere allo Sherlock della BBC l’ abbigliamento raffinato, sobrio eppure al contempo terribilmente modaiolo lanciato da Ray Holman, Costume Designer dell’episodio pilota: il famosissimo cappotto di Sherlock è infatti un modello Milford della Belstaff, fatto completamente di calda lana irlandese e dotato di una speciale fibra capace di renderlo impermeabile, mantenendo intatte le qualità di traspirazione e comfort date dalla lana. Tra l’altro, la Belstaff ha rimesso sul mercato il modello Milford nonostante fosse stato ritirato dalle collezioni, proprio in vista dell’enorme successo della serie. E quella che nella fandom è definita “purple shirt of sex“? E’ una camicia (bellissima) di Dolce & Gabbana, che veste molto aderente e che sottolinea la magrezza di Benedict Cumberbatch, effetto voluto dagli autori.
Un’altra serie televisiva che ho molto amato, The Americans (che è la meno nerd di tutte ma di cui voglio parlare perché sta per ricominciare e sono grande fan) ha come Costume Designer Jenny Gering, la cui difficoltà del lavoro ruota attorno all’ambientazione cronologica della serie TV, ossia gli anni ’80 della guerra fredda con i conseguenti cambiamenti sociali e di costume che vi si sono verificati. La Gering presta moltissima attenzione non solo all’anno, ma anche a ciascun mese nel quale è ambientato ogni episodio, indipendentemente dalla temperatura reale del periodo effettivo in cui sono state fatte le riprese. L’inizio della serie vedeva nei costumi ancora echi degli anni ’70, come i pantaloni di denim a zampa d’elefante, mentre successivamente si vedono giacche dai tagli netti con spalline molto grandi, occhiali dalle montature ampie, pantaloni di velluto a vita alta. Tutto questo seguendo il gusto personale di ciascun personaggio della serie, elemento appartentemente futile ma in realtà degno di grande importanza (la spia sovietica Nadezda, aka Elizabeth, si sentirà ferita quando le verrà fatta notare la cura e l’eleganza con cui si veste adottando completamente i gusti occidentali, come se implicitamente fosse stata messa in discussione la sua fedeltà verso l’Unione Sovietica).
La Costume Designer Jerry Gering ha prestato molta attenzione anche alla lingerie (spesso visibile a causa delle numerose scene che prevedono sesso o attimi di vita quotidiana che comprendono lo svestirsi e il cambiarsi), scegliendo modelli di slip molto sgambati e a vita alta e addirittura collaborando con il brand Cosabella e realizzando un’edizione limitata di biancheria intima curata dalla Gering stessa e ispirata allo show.
E voi quali costumi avete preferito nelle serie televisive e nei film che seguite? Se vi va, scrivetelo pure nei commenti!