Vi avverto che questo sarà un post lungo e serio e che avrei voluto aspettare ancora un po’ prima di scriverlo, ma complice una mail di Admo Lombardia ho deciso che questo era il momento migliore per farlo.
Domani (sabato 26 settembre) nelle principali piazze d’Italia avrà luogo l’evento nazionale “Ehi tu! Hai midollo?” organizzato e gestito dall’Admo, l’associazione donatori di midollo osseo, in vista della sensibilizzazione verso la donazione di midollo e per la ricerca di nuovi volontari.
Perché ve ne parlo?
Perché dal 23 dicembre 2014 sono iscritta anche io al registro dei donatori di midollo osseo.
Era una cosa che volevo fare da tempo ma ho aspettato tanto (troppo) a causa di paure e pregiudizi molto diffusi che mi hanno frenato, ma il giorno in cui ho deciso seriamente di informarmi ho fatto una delle cose migliori che potessi fare: ho cominciato grazie a un buon uso di internet, che non è solo una fonte di gif di gattini o pornografia amatoriale, ma anche e soprattutto una risorsa utile e intelligente di informazioni. Tramite il sito dell’Admo di Lucca sono venuta in contatto con una ragazza mia coetanea, Eva, che ha avuto l’onore di fare la donazione quattro anni fa e mi ha raccontato la sua esperienza, aiutandomi tantissimo a superare le mie paure e permettendomi di saperne di più e di contattare la sede Admo della mia città.
Perché ho deciso di farlo? I motivi sono tanti e diversi. Da una parte c’è il senso di orgoglio che ho sviluppato da quando ho cominciato a donare il sangue, sentendomi utile ed importante facendo così poco, che mi ha spinto a voler fare di più. Dall’altra parte ha contribuito la mia esperienza di volontariato in pediatria, con la quale ho visto famiglie che aspettavano il tanto agognato arrivo di un donatore e che ha reso questo bisogno più concreto (perché, diciamocelo, sono cose che si pensa sempre “accadano agli altri”: ma se un giorno ne avessimo bisogno noi, o qualcuno a noi caro?).
Infine, l’ho fatto perché credo e mi fido della scienza ma anche e soprattutto perché sono un’umanista, e dunque credo fortemente in quel valore che è l’humanitas, il diritto-dovere di interessarsi ai problemi degli altri uomini con un atteggiamento di solidarietà e condivisione in modo laico e disinteressato .
Chiariamo una cosa, il midollo osseo NON è il midollo spinale, dunque chi vi dice che si corrono rischi di paralisi donandolo non solo vi sta dando un’informazione sbagliatissima, ma sta anche facendo un terrorismo che può solo fare del male.
Chi invece vi dice che vi ficcheranno un ago enorme nella schiena da svegli facendovi patire dolori atroci, non solo ha visto troppi film horror (o troppo pochi) ma dovrebbe informarsi ed evitare di parlare senza cognizione di causa.
La donazione riguarda le cellule staminali emopoietiche (fondamentali nella cura di leucemie, linfomi, talassemie, tumori, mielomi e molto altro) e può avvenire in diverse modalità, non soltanto con prelievo dal midollo, ma anche dal sangue periferico dopo opportuna preparazione oppure dal sangue del cordone ombelicale (future mamme in ascolto, la donazione del cordone ombelicale è un’altra cosa importantissima e splendida che può salvare la vita di un altro bambino e che non vi costerà nulla, pensateci).
L’iter che il potenziale donatore deve seguire all’inizio per quanto riguarda la tipizzazione (una sorta di “carta di identità genetica”) è praticamente identico a quello per diventare donatore di sangue e comprende esami del sangue, elettrocardiogramma, un questionario per una prima anamnesi familiare e la preferenza della modalità di donazione e un check-up medico.
A questo giro ero “raccomandata” e ho saltato un bel po’ di pratiche, perché nel caso della mia città Admo e Avis operano nello stesso centro trasfusionale, dunque i miei esami e i miei dati erano già belli pronti e cotti a puntino pronti all’occorrenza e ho provato il brivido della corsia preferenziale.
A parte questo, l’unica cosa extra è un colloquio con un medico che vi spiegherà per filo e per segno i potenziali rischi (perché in medicina, qualunque cosa voi facciate, non c’è mai un rischio dello 0%, sia che stiate per sottoporvi ad un’operazione che prendendo un Aulin: la salute e la tutela del donatore sono però la priorità, dunque per la donazione non vi sarà mai fatto nulla che possa nuocervi), le modalità con cui si può essere chiamati e gli step successivi da proseguire, in modo da darvi la piena consapevolezza di quello che potrete poter fare (perché in molti casi, la maggior parte, non si verrà mai chiamati perché trovare una persona che ha bisogno e che è compatibile con noi al 100% è statisticamente rarissimo).
L’essere pienamente consapevoli è estremamente importante perché è una scelta da cui, se si torna indietro al momento sbagliato, può dare una falsa speranza di vita ad un altro essere umano: se avete dopo tutto questo percorso ancora delle remore, non iscrivetevi, non fatelo.
Dovete infatti tenere conto prima di iscrivervi del fatto che, se si accetta l’iter di donazione dopo aver verificato la compatibilità, il ricevente dovrà sottoporsi ad un trattamento chemioterapico mirato a distruggere tutte le sue cellule midollari in vista della ricezione di quelle del donatore. Se vi ritirate all’ultimo dunque questa persona è praticamente condannata a morte, so di essere molto dura ma è la verità, dunque non è una cosa fatta tanto per, non prendetela alla leggera: sono le stesse cose che vi dirà anche il medico al colloquio.
Sono cose che vanno sentite e fatte con la più grande cognizione di causa possibile, e il non sentirsela non fa di voi persone peggiori di chi se la sente, ma persone che hanno l’onestà intellettuale e morale di non buttarsi in cose che non vogliono o non se la sentono di fare.
Ci sono tantissimi altri modi per aiutare in questo senso, ad esempio diffondendo informazioni giuste, aumentando la sensibilizzazione a riguardo, partecipando ad iniziative per raccolte fondi per la ricerca (ce ne sono di tutti i tipi: maratone, truccabimbi, vendita di fiori etc) e tante altre ancora.
Dunque, dato che al momento non sono stata ancora chiamata ma sono sempre a disposizione (e sarò piena di felicità se e quando verrà richiesto il mio aiuto), faccio il mio piccolo con questo post, con cui magari scatenerò qualche curiosità, qualche domanda e perché no, la voglia in qualcuno di fare lo stesso (già sono riuscita a far tesserare una mia amica che lo voleva fare da tempo!).
Per ogni domanda o curiosità sono a vostra disposizione, ma dato che non sono un medico prima di fare qualunque cosa vi invito a consultare il sito dell’ Admo, dove troverete spiegazioni chiare e contatti utili di chi ne sa ben più di me ;). Chiunque volesse condividere la sua esperienza (di iscritto, donatore, ricevente o semplicemente ci sta pensando) è il benvenuto!
Ehm, so che è un post serio e non dovrei fare la cretina, ma quando ho letto “mieloni” ho riso molto. Però in realtà essendo una povera ignorante mi sono chiesta se intendessi mielomi o se davvero esistano i mieloni che io non ho mai sentito.
Ahahah grazie per avermi segnalato il refuso, in effetti fa ridere :D.
Rileggendo ho pensato all’improvvisa comparsa di barattoloni di miele sul corpo 😛
Ma che bella iniziativa! Se avessi potuto avrei partecipato… per quest’anno salto perché ho una ehm… piccola sorpresa (ok, sono incinta)!
Ma che bella notizia! Tanti auguri Rory, ahahah vedremo un malvino o una malvina allora :D!
Se ti può interessare puoi informarti nella struttura che ti segue per la gravidanza sulla donazione del cordone ombelicale, altrettanto importante.
Un abbraccio a te e al piccolino/piccolina!