The Star Spangled Man e le Contraddizioni del Sogno Americano

red skullIn questa atmosfera di fremito generale per l’imminente uscita al cinema di Civil War -e dato che appartengo spudoratamente al “Team Cap”- oggi in questo post vorrei approfondire un po’ le origini e la storia di Captain America, nella mia opinione uno dei più interessanti personaggi della Marvel Comics, considerato soprattutto il suo stretto legame con la storia al di fuori del fumetto ed il suo essere stato un vero e proprio fenomeno di costume. Perciò chi è, e quando nasce “Cap”?

Captain America fa la sua prima comparsa nel mondo del fumetto nel marzo del 1941 su Timely Comics, una sorta di “nonna” della Marvel Comics, e ha come padri creativi Jack Kirby e Joe Simon. La caratteristica principale di Captain America è il suo patriottismo, espresso sin da subito tramite la sua divisa a stelle e strisce e con i suoi palesi e netti ideali, considerato che questo personaggio combatte nelle sue avventure cartacee contro le forze dell’Asse durante la seconda guerra mondiale.

captain americaCaptain America in un certo senso offre ai lettori la trasformazione metaforica compiuta dai giovani soldati che combattono per la patria, considerata la sua duplice natura: inizialmente Cap infatti era “solo” il mingherlino e fragile Steve Rogers, che si è tramutato successivamente in super eroe dopo la somministrazione di un siero creato appositamente per aiutare gli sforzi bellici americani durante la guerra.

Questo nuovo eroe a stelle e strisce abbraccia completamente gli standard dei super eroi della così detta “Golden Age”: un’identità segreta, isolamento, un’arma spettacolare e quasi magica costituita dal suo scudo, e potenza fisica sovraumana: la combinazione perfetta per portare sulle pagine dei fumetti un super eroe che più che tale è un’incarnazione più saggia ed efficace delle capacità belliche americane.

Captain America di conseguenza è un super eroe altamente politico e propagandistico: le sue imprese arrivano ad invitare esplicitamente i bambini e i ragazzi ad unirsi a lui contro le spie e i nemici dell’indipendenza e della libertà americana, al punto di includere con i fumetti, al prezzo di 10 cent, un tesserino che testimoniava l’impegno di assistere Captain America nella sua guerra contro le spie negli Stati Uniti d’America.

Jack Kirby stesso afferma che Cap è nato in un periodo in cui l’America richiedeva delle figure nobili: di conseguenza, vestendolo con la bandiera americana e dandogli dei veri nemici da combattere, Simon e Kirby hanno creato un personaggio che ha dato non solo intrattenimento, ma ha anche tirato su il morale degli uomini al servizio del paese durante la seconda guerra mondiale.

captain america_1L’importanza e la particolarità di Cap sta proprio in questo, nel riflettere un cambiamento storico in America che fornisce, con le sue tavole, una legittima ed interessante fonte materiale per lo studio della cultura e della storia americana. I fumetti durante la guerra hanno avuto un business enorme, infatti tra il 1941 e il 1945 sono state vendute tra i 10 e i 20 milioni di copie al mese, comprate da ragazzi e uomini dai 18 ai 30 anni, mostrando come già all’epoca il fumetto non fosse più ormai qualcosa diretto solamente ai bambini.

Anche dopo il suo risveglio ai giorni d’oggi, Captain America nonostante lo scontro con una realtà non più sua e i cambiamenti e i paradossi della modernità, continua perfettamente ad incarnare gli ideali dello spirito americano: Cap è infatti un self-made man, patriottico e desideroso di combattere per ciò in cui crede.

Alcuni hanno paragonato Cap a Superman, eroe appartenente alla concorrente DC, in quanto entrambi lottano per ciò in cui credono giusto: tuttavia Superman e Cap sono estremamente diversi ideologicamente parlando, in quanto Superman rappresenta la figura di un “immigrato” che arriva in America e trova il sogno americano, mentre Cap E’ il sogno Americano, un uomo qualunque che si è volutamente trasformato in super eroe tramite un’iniezione vera e propria di patriottismo.

Inoltre Superman è permeato da un’innocente ingenuità dettata da una purezza d’animo grazie alla sua indole buona e genuina, cosa che Cap non ha. E, come è stato sottolineato da J.M. Coetzee, la lotta di Captain America non riguarda il crimine, ma il male, e spesso la legge è inadeguata ad affrontarlo, tematica che vedremo presto anche su Civil War.

captain america_2Altro aspetto unico di Captain America sono, ovviamente, i suoi nemici, a partire dalla sua prima nemesi aka il Teschio Rosso. Il teschio rosso però originariamente è a sua volta americano e si chiama George Maxon, che supporta Hitler e i Nazisti in cambio del mantenimento della promessa di diventare il “Ministro di tutta l’industria americana” una volta annessi gli Stati Uniti al terzo Reich.

Il Teschio Rosso include in sé non solo una critica rivolta ai nazisti, ma anche agli americani stessi: la maschera del Teschio Rosso infatti e la larga svastica ruotata di 45 gradi posizionata sul suo petto infatti rappresentano il simbolo di un teschio e di due ossa incrociate, tuttavia questa è una frecciata rivolta anche alla società segreta di Yale “Skull and Bones”, i membri dei quali, a causa di interessi economici, erano coinvolti con il terzo Reich sia prima che durante la seconda guerra mondiale. Il colore rosso inoltre simboleggia anche il coinvolgimento economico di molti uomini d’affari americani con i Bolscevichi, cosa che spiana la strada al Captain America del breve revival degli anni ’50 che, anziché essere anti-nazista, è anti-comunista.

vietnamTuttavia l’evoluzione del personaggio di Cap porterà a separarlo dallo stato americano, dato che tra la fine degli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70 gli obiettivi del governo e quelli dell’eroe a stelle e strisce iniziano a non coincidere più. Stan Lee infatti aveva cominciato a far emergere in Cap la consapevolezza di non poter più sostenere al 100% il governo, specialmente in relazione alla guerra del Vietnam e portando alla luce dinamiche come lo scandalo Watergate.

Captain America dunque diventerà un personaggio più cupo e disilluso, mettendo in discussione la sua cieca fede nei suoi ideali patriottici e forzato ad accettare la libertà racchiusa nei principi a cui l’America ha dato origine, rappresentata ovvero dalla liceità delle molteplici interpretazioni di ciò che vuol dire veramente “America”. Captain America così non è più un simbolo necessario per rappresentare il patriottismo americano, ma un simbolo della differenza che intercorre tra l’idealismo americano il suo pragmatismo, questione che si ripresenterà nella narrativa fumettistica della Marvel dagli anni ’70 in poi.

Sono curiosa di vedere come Civil War porterà sugli schermi questi lati di Cap, sperando che non appiattisca questo splendido personaggio in nome di un populismo da blockbuster.
E voi, da che parte state in Civil War?  Se vi va, scrivetelo pure nei commenti!

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